A Stranimondi 2016, il festival del libro fantastico a Milano, sabato 15 ottobre 2016 alle ore 15, Marina Lenti presenterà l’antologia saggistica da lei curata “Il Fantastico nella Letteratura per ragazzi – Luci e ombre di 10 serie di successo“, di Silvana De Mari, Paolo Gulisano, Marina Lenti, Chiara Segré, Pia Ferrara, Martina Frammartino, Maria Cristina Calabrese, Laura Costantini, Amneris Di Cesare e Cristina Lattaro.
Un’antologia saggistica rivolta prevalentemente a un pubblico giovane, ma anche adulto, che abbia letto o meno le opere trattate, con lo scopo di avvicinarlo e introdurlo nelle varie sfaccettature del mondo del fantastico attraverso l’analisi critica di dieci saghe di successo che ne presenti i temi fondamentali, fatta da autori tra i maggiori esperti della letteratura per ragazzi in Italia.
Saranno presenti gli Autori: Marina Lenti, Chiara Segré, Pia Ferrara e Martina Frammartino.
Il Fantastico nella Letteratura per ragazzi
– Luci e ombre di 10 serie di successo –
La letteratura fantastica per ragazzi ha conosciuto, negli ultimi quindici anni, uno straordinario successo. In parte grazie anche al cinema, che ne ha amplificato la portata, a volte semplicemente riscoprendo vecchi classici; ma in ogni caso l’interesse per questo tipo di libri aveva già subito un picco difficilmente negabile e l’offerta è aumentata in maniera esponenziale proprio in questo lasso di tempo.
Chiamando a raccolta dieci saggisti, scelti fra esperti di fantastico o di letteratura per ragazzi, abbiamo provato a capire le ragioni che si celano dietro questo fenomeno, attraverso la disamina di altrettante saghe italiane ed estere.
Così, secondo la guida del sottotitolo di questa antologia, sono state messe a fuoco “luci e ombre” delle distopie di Hunger Games (Suzanne Collins) e Divergent (Veronica Roth), dell’epica fiabesca di Narnia (C.S. Lewis) e de L’ultimo Elfo (Silvana De Mari), dell’horror di Twilight (Stephenie Meyer) e Shadowhunters (Cassandra Clare), della fantasy mitologica di Percy Jackson (Rick Riordan) e, infine, delle dimensioni più classicamente magiche di Harry Potter (J.K. Rowling), Bartimeus (Jonathan Stroud) e del Mondo Emerso (Licia Troisi).
Il denominatore comune che ne emerge è che il Fantastico, ben lungi dall’essere fuga dalla realtà, è in grado di trattarne gli aspetti più fondamentali, che siano tragici e dolorosi oppure brillanti e gioiosi, e di evidenziarne quei riti di passaggio che durante la crescita si sentono più vicini, soprattutto in questi tempi di valori incerti e di mancanza di sicurezza. Infine, trasfigurandoli nelle sue potentissime metafore, il Fantastico riesce a comunicare tutto questo alla mente, al cuore e all’anima del lettore. Una “tripletta” che nessun altro genere è in grado di totalizzare, a dispetto di tutti coloro che lo denigrano, relegandolo a letteratura di serie B.